lunedì 9 novembre 2009

Tennyo, la ninfa celestiale

Articolo sulla leggenda della ninfa celestiale pubblicato dal sito Nipponico.com.

Tennyo
La leggenda della ninfa venuta dal cielo
di Cristiano Martorella

6 ottobre 2004. Molto spesso il folclore della tradizione giapponese viene utilizzato nelle trame di manga e anime. Così è accaduto anche per il manga di Watase Yu intitolato Ayashi no Ceres, ispirato a una antica leggenda popolare (1). La leggenda narra la vicenda di una divinità femminile (tennyo) discesa dal cielo per fare il bagno presso una spiaggia del Giappone. La ninfa (2), appoggiata la veste sul ramo di un pino, si immerge nelle acque. Questo abito è molto importante perché è un manto di piume (hagoromo) che permette alla divinità di volare. Un pescatore ruba la veste magica e costringe così la ninfa a rimanere sulla terra. Ella si sposerà con lo scaltro pescatore che le aveva sottratto l’abito. Il pino dove lo hagoromo fu appoggiato è considerato sacro ed ancora oggi è oggetto di culto per la religione shintoista. Esso si trova a Miho e si chiama appunto Hagoromo no matsu (Il pino del manto di piume).
Una interpretazione possibile della leggenda potrebbe intendere il furto della veste come la perdita della verginità. Infatti la ninfa venuta dal cielo si sposa appunto con il ladro che le ha sottratto lo hagoromo. Nelle religioni pagane sono frequenti i riferimenti letterari al rito di passaggio che porta alla maturità e al matrimonio (3). Nell’antica Grecia erano in auge i canti dedicati al dio Imeneo (Hyménaios) che guidava il corteo nuziale. Dal nome del dio greco deriva la parola imene che indica la membrana che si lacera al primo rapporto sessuale. La leggenda giapponese potrebbe avere la medesima valenza.
Un’altra interpretazione potrebbe puntare l’attenzione sull’unione fra un mortale e una creatura divina o magica, che è talmente abbondante nelle leggende orientali. La creatura femminile, con la sua grazia, avrebbe allora un valore taumaturgico. Nella mitologia scandinava la dea Freia, divinità della giovinezza, è contesa dagli dei, dai giganti e dagli uomini. Chi la possiede ha il dono dell’immortalità.
La riflessione resta aperta a ulteriori interpretazioni della leggenda, così come continua il suo fascino.

Note

1. L’ispirazione del manga di Watase Yu all’antica leggenda della ninfa venuta dal cielo è stata segnalata prontamente da una recensione dell’opera. Cfr. Cristiano Martorella, Segnalazioni, in “LG Argomenti”, n.4, ottobre-dicembre 2003. L’edizione italiana del manga è la seguente: Watase Yu, Ayashi no Ceres (a cura di Claudio e Roberto Alviggi), Play Press, Roma, 2003-2004.
2. In giapponese la creatura è chiamata tennyo, letteralmente “donna del cielo”, ovvero divinità celeste, vergine celestiale.
3. Un riferimento doveroso va all’opera di Sigmund Freud. Ricordiamo Totem e tabù in Sigmund Freud, Opere, Vol.7, Boringhieri, Torino, 1975.

Bibliografia

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